Ayom

Ayom

musica do atlantico negro

Ayòm è il Signore della Musica, che vive dentro il tamburo. Questa forza è l’anima del progetto: un mix di ritmi spesso sconosciuti con testi in portoghese, spagnolo, yoruba, e Kimbundù che raccontano di amori, incontri e feste. Jabu Morales, “luce nel firmamento della nuova generazione di artisti brasiliani”, scrive e interpreta la sua musica, e “rappresenta l’eredità affascinante e seduttrice di un Brasile di altri tempi”.

 

Il repertorio di Ayom intreccia ritmi brasiliani, africani, mediterranei e sudamericani, ma è anche influenzato dalle energie cosmopolite di Lisbona e Barcellona, dove i musicisti del gruppo hanno stabilito le loro case. Il risultato è un genere musicale che trascende i confini. Il suo suono è allo stesso tempo tropicale atlantico, nero e misto, e crea ponti tra molti ritmi diversi come carimbó, cumbia, baiao, semba, coladeira, funaná, ijexá, guaguanco e altri.

 

Con le radici della tradizione popolare, da qualunque parte provengano, nella loro genesi, AYOM si nutre di convivenza, scambi culturali ed esperienze di immigrazione in modo libero e spontaneo, facendoti innamorare dei molteplici paesaggi lungo il percorso. Fiorisce così la musicalità nomade, profonda, provocatoria e danzante, dove convivono tradizione e contaminazione, maschile e femminile, poesia ed energia, gioia e impegno.

 Sebbene non accettino etichette, il lavoro del gruppo potrebbe essere facilmente etichettato come libertario e originale. Guidato da una voce femminile che rifiuta con veemenza il concetto di leadership, AYOM porta gran parte di una società matriarcale grazie a Jabu Morales, un brasiliano irrequieto e di talento, che parla senza cialde. Ha composto molti dei testi dell’album di debutto del gruppo, che ha lo stesso nome della band.