Piero Massimo Macchini

Piero Massimo Macchini

Fuori Porta
teatro di strada

Un viaggio ai confini della fantasia.

 

con Piero Massimo Macchini e Paolo Figri/Giacomo Pompei

regia Domenico Lannutti

tecniche mimo, magia, popping, giocoleria, improvvisazione


Da Oriente ad Occidente si attribuisce alla “porta” una simbologia ampia e ricca di significato.Nelle diverse culture l’atto del “varcare una soglia” ha il significato di riunirsi ad un mondonuovo e la porta rappresenta la separazione o la comunicazione tra i due ambiti, non solocome identificazione dello spazio fisico che delimita l’esterno dall’interno o viceversa, maanche come passaggio tra due livelli: il noto e l’ignoto, il profano e il sacro.Cosa succede allora se un clown riceve in regalo una porta e questa diventa il suo giocattoloche si apre con la chiave della fantasia? FUORI-PORTA è uno spettacolo di pantomima,musica, improvvisazione, pane e fantasia che farà riflettere sulle porte visibili e invisibili cheabbiamo aperto e chiuso nella nostra vita. Uno spettacolo che coniuga sapientemente latecnica mimica alla drammaturgia comica. Sia nella versione da teatro di strada che in quellada palco.Il corpo come strumento fortissimo di comunicazione con il pubblico che ne è rapito partecipandoattivamente alle richieste di un clown colorato di bianco che da solo non potrebbecaricarsi il peso di un regalo così inaspettato.I suoi occhi vivacissimi cercano lo spettatore e lo irretiscono creando un filo invisibile in situazioninon programmate, assolutamente improvvisate, che nascono dagli input del pubblicosempre diversi. Il finale corale che vede intrecciare l’attore principale, il tecnico di turno delfestival ed una bambina o bambino del pubblico, tutto ma proprio tutto in un’atmosfera ancorapiù suggestiva e fiabesca.

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